Buongiorno,
questo numero della newsletter è interamente dedicato al Rapporto annuale del CDCNPA che è arrivato alla sua terza edizione. I numeri in esso contenuti ci dicono che l’Italia ha ormai un sistema consolidato per la gestione dei rifiuti di pile e accumulatori. La rete di luoghi di raccolta si amplia e si infittisce superando i 5.000 punti su tutto il territorio nazionale. Ma i dati ci dicono anche che dopo 4 anni di crescita continua, la raccolta di pile e accumulatori registra una leggera frenata segnando un -6% rispetto all’anno precedente. Sebbene sia un calo non allarmante e quasi fisiologico è importante analizzarlo con attenzione e chiedersi quali possano essere le cause, appurato che il sistema di raccolta - come dicevamo - lavora a pieno regime.
A nostro parere la principale ragione di questo trend deriva da un fenomeno a cui stiamo assistendo da anni: l’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta. Questo significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni. Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno. Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati.
Per questo il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno aiutino a conoscere le corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e degli accumulatori portatili. Inoltre speriamo di poter intervenire nel modo più coordinato possibile con gli altri stakeholder in modo da riportare l’Italia a un trend di crescita della raccolta che l'ha caratterizzata negli scorsi anni e che ci consente oggi di essere a un passo dall’obiettivo ambizioso fissato dalla normativa europea.
Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Giulio Rentocchini
Presidente Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori |